
Alla parola sicurezza una insistente azione politica ha associato sempre più il tema della paura. Si è plasmato un distorto immaginario che declina il termine in una dimensione individuale, come se il benessere dei cittadini e la qualità della vita si esaurissero o trovassero soddisfazione esclusivamente nelle azioni di contrasto e repressione della micro e della macrocriminalità.
Sfugge - o è stato accantonato in un angolo - il valore collettivo della sicurezza. La sicurezza di ogni singola persona, soprattutto nelle città, è invece direttamente e largamente collegata alla qualità comunitaria della vita, alla cura delle relazioni sociali, alla garanzia di poter contare su tante sicurezze: sanitaria, sociale, ambientale, climatica, idrogeologica, alimentare, del lavoro e sul lavoro, stradale, idrica o energetica.
Ragionare della riduzione di questi pericoli nei centri urbani e delle opportunità che derivano da una diversa e migliore organizzazione delle città è l’obiettivo del convegno di presentazione della 18a edizione di Ecosistema Urbano di Legambiente, Istituto di Ricerche Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore. Partendo da un’analisi dei principali fattori di rischio (smog, rumore, incidenti stradali, inquinamento indoor, incidenti sul lavoro, global warming…) docenti universitari, politici, scienziati e amministratori locali proveranno a riempire di significato il termine sicurezza per scoprire, magari, che una città più sostenibile è anche una città che riesce più facilmente a emarginare la violenza.